Il territorio dell'ovadese in ordine alfabetico
Belforte Monferrato
Belforte M.to ultimo lembo del Piemonte posto sui primi contrafforti dell’Appennino Ligure deve le sue origini ad una antichissima colonia monastica Benedettina di San Colombano che fondò il paese battezzandolo con il nome di Uxetium. Nel 1200 a seguito di una battaglia il nome tramutò in Bellum Fortium cioè Belforte. L’economia locale dall’antichità fino agli anni 70 fu sempre basata sull’agricoltura e in particolare sulla coltivazione della vite e sul commercio con la vicina Liguria. Dall’evento autostrada (anni 70) ai nostri giorni l’economia del paese è cambiata. questo fatto è dovuto all’insediamento di importanti centri produttivi.
Carpeneto
Citato come Castrum Carpani in un documento del 999, fu territorio dell'Abbazia di Sezzé (odierno Sezzadio), dove si narra di distruzioni causate dai saraceni. Fu quindi feudo degli Aleramici, marchesi del Monferrato, nel cui possesso furono confermati dal Barbarossa nel 1164. Nel 1191 gli Angioini, alleati di Alessandria, tolsero Carpeneto al marchese di Monferrato che lo riacquistò solo in parte dopo la pace del 1203. Nel 1305, in seguito a matrimonio, il feudo passò sotto gli Spinola. Nel 1500 passò in feudo ai Tortonesi, nobili d'Alba e nel 1567 ai Roberti d'Acqui. Venne poi la volta dei duchi di Mantova. Seguì da allora le sorti del marchesato del Monferrato, fino all'annessione agli stati sabaudi.
Casaleggio Boiro
Citato in un documento di donazione al monastero di Santa Maria di Castiglione, appartenne agli Obertenghi di Parodi. Nel 1164, Federico Barbarossa ne confermò il possesso al marchese di Monferrato Guglielmo il Vecchio. Feudo, nel 1435, di Francesco Sforza passò poi agli Spinola che lo tennero sino al 1705.
Centro agricolo dell’Alto Monferrato, Casaleggio Boiro è situato nel cuore dell’Appennino Ligure, in prossimità dell’antica “strada del sale “ per Genova. Le sue origini molto antiche risalgono all’anno 1000 e ne è testimone il castello, appartenente ai conti Guiglia, abbarbicato su un dosso a guglia che gli imprime slancio ed imponenza. Questa dilatazione prospettica ha indotto Sandro Bolchi, regista de “I Promessi Sposi”, a sceglierlo a rappresentazione del Castello dell’Innominato. Il suo territorio incontaminato è compreso nel Parco Naturale “Capanne di Marcarolo”. La tradizionale festa del paese coincide con la ricorrenza religiosa della Madonna del Carmine a metà luglio.
Cassinelle
Cassinelle (in piemontese Cassinele) è un comune di 896 abitanti della provincia di Alessandria, sito lungo la strada provinciale omonima ad una distanza di circa 9 km da Ovada e 12 km dal casello autostradale di Belforte Monferrato.
Il centro del paese sorge sulla collina posta tra la valle del torrente Amione (affluente del torrente Orba) e la valle del Caramagna. La zona in cui sorge il comune è nota per la produzione di Dolcetto (è uno dei comuni autorizzati alla produzione del vino DOC "Dolcetto d'Ovada"). Durante l'estate il comune e le sue frazioni (la più importante delle quali è Bandita 44°34?32.5?N 8°33?12.9?E? / 44.575694, 8.553583) vedono un elevato aumento della popolazione grazie ai numerosi villeggianti provenienti quasi interamente dalla città di Genova. Le prime notizie storiche sul territorio di Cassinelle risalgono alla fine del decimo secolo
Storia
I ruderi del castello e delle mura di questo borgo, rasi al suolo verso il 1830, erano indizi che il luogo fu nel medioevo fortificato. Nel 1187 si trovano tracce dell’esistenza del paese di Cassinelle tra i beni censiti del Monastero di Santa Maria di Tiglieto. Dal 1218 al 1277 il paese fu dominato dai marchesi del Bosco. Nel 1277 i Genovesi, debellati i marchesi, diedero il feudo ai Malaspina. Cassinelle visse un periodo abbastanza tranquillo sino al 1417 quando Tommaso Malaspina tentò di sottrarsi alla signoria di Genova. Nei secoli passati Cassinelle aveva confini molto più estesi rispetto a quelli attuali, comprendendo anche Olbicella passata al comune di Molare nel 1922.
Castelletto d'Orba
Castelletto d'Orba (in piemontese Castlèt d'Òrba, in ligure Casteleto) è un comune della Provincia di Alessandria, situato su una zona collinare sul margine destro della piana alluvionale del fiume Orba.
Storia
Castelletto d’Orba fu fondato nell’ XI secolo precisamente nel 1168 dal Marchese di Monferrato. Nel 1169 alcuni signori del luogo donano ad Alessandria il “castrum” (castello) e la “Villa” (paese). Nel XII secolo Castelletto si presume fosse raggruppato intorno alla rocca obertenga vicino all’odierna “Torre Buzzi” . In questo secolo cominciano a far sentire il loro influsso due entità che ancora oggi condizionano, in vario modo, la vita del territorio: Genova ed Alessandria. Sul paese domina il castello circondato dalla cinta muraria, ai piedi si estende il borgo, con le porte d’accesso situate in corrispondenza delle strade extraurbane.
La Comunità Montana Alta Val Lemme e Alto Ovadese
La Comunità Montana Alta Val Lemme e Alto Ovadese comprende due valli del Basso Piemonte particolarmente interessanti dal punto di vista naturalistico, che offrono non solo occasioni di svago e panoramiche passeggiate ai turisti, ma anche relax e prodotti tipici della zona, che si possono trovare negli appositi punti vendita.
I boschi, i percorsi verdi, i paesaggi costellati di castelli, edifici ed opere religiose sono solo alcune delle attrazioni di queste due aree protette in quanto patrimonio naturale e culturale della Regione Piemonte
Cremolino
Cremolino (in piemontese Chërmolin, in ligure Chermoìn) è un comune della provincia di Alessandria, nell'Alto Monferrato.
Storia
Citato come Cremenna in un documento del secolo X, passò sotto il dominio dei Signori del Bosco. Intorno al 1240, in seguito a matrimonio, cominciò la signoria dei Malaspina, che durò per due secoli, nell'ambito del marchesato del Monferrato. Oggetto di mire espansionistiche dei Savoia, proclamò la sua fedeltà al Monferrato. Successivamente passò alle casate genovesi dei Sauli, dei Centurioni, dei Doria e, infine, dei Serra fino al 1708, anno in cui tutto il Monferrato divenne parte del Ducato di Savoia.
Lerma
Lerma (così anche in in piemontese) è un comune della Provincia di Alessandria, su un colle dell'Alto Monferrato che domina la valle del torrente Piota.
Proprietà dei marchesi di Morbello, passò a Genova nel 1233 e in feudo ai Malaspina. Feudo di Cassano Doria, sotto la signoria del marchese del Monferrato, tornò brevemente a Genova, per poi passare definitivamente agli Spinola.
Molare
Molare è sorto, come tanti altri paesi della zona, all’ombra di un castello. Il nome di Molare ha una etimologia controversa. La più accreditata, riportata dal Casalis, ritiene che il nome derivi da “saxa molaria”, e cioè da una cava di pietre da macina esistente nella vicina depressione del Rio Fontana. Infatti, la locuzione “Locus Molariarum”, riportata negli antichi documenti, pare discendere dall’esistenza, nella predetta località, di un antichissimo “molendium” di origine feudale, le cui mole erano, in un primo tempo, azionate da mule. Gli Stazielli furono il primo popolo che si insediò sul territorio e vi dimorò incontrastato fino all’arrivo delle legioni romane. Le fonti storiche lo descrivono come una comunità robusta, coraggiosa ed indipendente.
Montaldeo
Montaldeo (in piemontese Montondé, in ligure Montaldeo) è un comune della Provincia di Alessandria situato sulle ultime pendici dell'Appennino Ligure non lontano dalle vallate ovadesi.
Nominato come Mons Alpeo in documenti del X secolo, in cui risultato dato in donazione all'abbazia di S.Marziano di Tortona, fece parte della marca obertenga e in particolar fu dominio dei marchesi di Gavi. Distrutto dai genovesi nel 1224, fu ricostruito nel 1271 dal comune di Alessandria, ed entrò a far parte dei territori del marchese del Monferrato. Nel 1431, occupato da Francesco Sforza, fu inglobato nel ducato di Milano fortificato e concesso in feudo a Gian Galeazzo Trotti. Nel 1528, il borgo, stanco dei soprusi del feudatario, Cristoforo Trotti, scatenò una rivolta, che si concluse con il massacro di tutta la famiglia del feudatario. Nel 1531 passò quindi alla famiglia Doria. Da agosto 2008, dopo oltre 25 anni di inattività del paese in fatto di ristorazione, è stata aperta la trattoria-bar "La vecchia maniera". La cucina proposta è tutta piemontese come quella di una volta. La trattoria si trova in alcuni locali del Comune a metà del paese.
Montaldo Bormida
Montaldo Bormida (in piemontese Montad Bormia) è un comune della provincia di Alessandria, nell'Alto Monferrato, sui contrafforti collinari tra le valli della Bormida e dell'Orba.
Legato al vicino borgo di Carpeneto, comincia a distinguersene soltanto nel XIV secolo, quando risulta di proprietà del marchese Malaspina. Tornò in seguito sotto il dominio di Alessandria. Successivamente venne infeudato ai Della Valle, ai Ferraris di Orsara e ai Pallavicini Spinola di Genova.
Mornese
Legato al vicino borgo di Carpeneto, comincia a distinguersene soltanto nel XIV secolo, quando risulta di proprietà del marchese Malaspina. Tornò in seguito sotto il dominio di Alessandria. Successivamente venne infeudato ai Della Valle, ai Ferraris di Orsara e ai Pallavicini Spinola di Genova.
Nominato per la prima in un documento del 1188, come Molanesio, fu feudo dei Rosso della Volta, famiglia genovese che nel 1270, vi fecero erigere un castello. Passò poi sotto il dominio dei Marchesi del Monferrato che lo concessero in feudo ai Doria, che lo tennero dal 1330 al 1574, quando si estinse il ramo principale della casata.
Ovada
Ovada si trova in Provincia di Alessandria, in Piemonte. E' adagiata sul versante settentrionale degli Appennini Liguri, alle spalle di Genova.
Sorge alla confluenza dei torrenti Orba e Stura. Si eleva sul mare di 192 metri e dista dal capoluogo di provincia solo 34 Km. La posizione geografica le dona un clima temperato particolarmente indicato per la coltivazione ottimale della vite da cui si produce il famoso vino 'Dolcetto di Ovada' D.O.C.
Il clima dolce ed il paesaggio collinare ne fanno una meta particolarmente gradita per il turismo e la villeggiatura, soprattutto nei mesi estivi.
Il centro storico è di particolare interesse e pregio, si può riscontrare la caratteristica disposizione delle case e dei 'carrugi' genovesi, con i loro colori solari anche se sbiaditi dal tempo.
Ricaldone
Ricaldone (in piemontese Ricaldòn) è un comune di 687 abitanti della provincia di Alessandria. Nel cimitero di Ricaldone è sepolto il cantautore Luigi Tenco, morto suicida la notte del 26 gennaio 1967 dopo esser stato eliminato dalla giuria del Festival di San Remo.
Rocca Grimalda
Rocca Grimalda (in piemontese La Ròca Grimàuda, localmente Ra Ròca; in ligure A Roca) è un comune della Provincia di Alessandria situato nell'Alto Monferrato, su uno sperone roccioso alla sinistra del fiume Orba. Situato a pochi Km da Ovada, è facilmente raggiungibile attraverso lo svincolo dell'autostrada A26.
L’abitato è di impianto medievale e sorge sulla sommità di uno sperone roccioso che domina il torrente Orba, è raggiungibile con una strada di crinale. Ritrovamenti archeologici e il tracciato di una antica via farebbero risalire i primi insediamenti alla presenza di popolazioni liguri in epoca pre-romana. Il feudo nel medioevo passa nelle mani di diverse famiglie, quali i Malaspina, i Trotti i Grimaldi, nel Seicento è occupato dai francesi, mentre nel Settecento è dominio dei Savoia. Rocca Grimalda è custode di un carnevale arcaico, la Lachera che mostra i caratteri delle contadine “feste di primavera” e ospita l’unico museo dedicato alle maschere della tradizione popolare.
San Cristoforo
San Cristoforo (San Cristòfi o San Cristòfa in piemontese) (AL) è un comune di 603 abitanti situato su un altopiano sulla sinistra del torrente Lemme.
Situato su un importante via di comunicazione che portava all'antica città di Libarna, sorse intorno a un torrione di avvistamento: la cosiddetta Torre del gazzolo, oggi inglobata nel castello. Possedimento degli Obertenghi, passò nel 1313 in feudo agli Spinola di Luccoli, per disposizione dell'imperatore Enrico VII. Il borgo fu devastato più volte, e occupato nel 1625 dalle truppe franco-savoiarde e nel 1654 dai piemontesi. Nel XVII secolo passò ai Doria, come feudo imperiale fino al 1732, quando divenne sabaudo.
Silvano d'Orba
Silvano d'Orba (in piemontese Silvan, in ligure Scirvan, localmente Sirvòu) è un comune della provincia di Alessandria, situato in prossimità della confluenza del torrente Piota nel fiume Orba.
È conosciuto, fra l'altro, per le due antiche distillerie che vi hanno sede e che producono grappa con il cosiddetto metodo discontinuo dell'alambicco a bagnomaria alla piemontese. Dal novembre 2004, con l'istituzione da parte dell'Amministrazione Comunale, della De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) la grappa locale, il comune vanta la definizione di Borgo della Grappa.
Tagliolo Monferrato
Tagliolo Monferrato (in piemontese Tajeu o Tajeo) è un comune della Provincia di Alessandria situato nell'Alto Monferrato, su un'altura nei pressi della confluenza dello Stura nell'Orba.
Trae il toponimo da taliolus, ad indicare forse una zona di intenso disboscamento. Concesso nel 976 in feudo agli Aleramici dall'imperatore Ottone I, fu possedimento di vari feudatari: Cattaneo della Volta, gli Spinola, i Doria, i Del Bosco. Entrato nell'orbita del ducato di Milano, fu dato in feudo alla famiglia Gentile. Nel 1750 a seguito del matrimonio di Teresa Gentile con Costantino Pinelli, il feudo di Tagliolo passò alla famiglia Pinelli Gentile, ancora attuale proprietaria del castello.
Trisobbio
Trisobbio (in piemontese Tërseubi) è un comune della provincia di Alessandria, nell'Alto Monferrato.
Citato in documenti del XI secolo, come beni di proprietà del monastero di S. Pietro di Acqui, con il nome di Trexoblo, nel 1300 era di proprietà dei marchesi Malaspina.