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TARTUFO BIANCO
Nel territorio Ovadese si trovano ottimi tartufi bianchi, molto pregiati e della stessa qualità di quelli di Alba, ma conosciamo meglio questo prodotto tipico....
Comunemente per tartufo si intende il solo corpo fruttifero ipogeo che viene individuato con l'aiuto di cani e raccolto a mano. Il tartufo è un alimento estremamente pregiato e ricercato, molto costoso. Il tipico profumo penetrante e persistente si sviluppa solo a maturazione avvenuta e ha lo scopo di attirare gli animali selvatici (maiale, cinghiale, tasso, ghiro, volpe), nonostante la copertura di terra, per spargere le spore contenute e perpetuare la specie.
Sotto la denominazione di tartufo vengono ricomprese comunemente anche le terfezie, genere della famiglia Terfeziaceae, detti anche tartufi del deserto. Sono endemici di aree desertiche e semi-desertiche dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dove sono molto apprezzati. In Italia sono poco comuni e considerati poco pregiati.
Il tartufo bianco ha il peridio liscio e la forma globosa, spesso molto appiattita ed irregolare.
Il peridio è di colore giallo pallido o tendente all’ocra con chiazze rosso-brune.
La gleba, percorsa da venature bianche molto ramificate, ha un colore che varia dal latte al rosa intenso, con sfumature brune.
Le spore sono di tipo reticolate-alveolate, ad alveoli grandi.
E’ il più grande tra i tartufi: raggiunge le dimensione di una grossa mela e, ogni anno, si raccolgono pochi esemplari che superano, anche abbondantemente il chilogrammo.
Il suo profumo inteso ed il sapore gradevole lo fanno considerare il più pregiato tra i tartufi.
E’ reperibile solo nella tarda estate, in autunno e all’inizio dell’inverno, sotto querce, salici, tigli e pioppi, in terreni con umidità abbastanza elevata anche nel periodo estivo.
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